07 febbraio 2015 ~ 17 Commenti

Olio di Cannabis qualunque…

cannabis oilRicevo oggi questa richiesta di informazioni…

Buon giorno, sono una donna di 63 anni affetta da dolori cronici muscolo scheletrici e neuropatici da quasi 8 anni a seguito di GRAFT SCLERODERMICA per trapianto allogenico di midollo, grave intolleranza ai farmaci antalgici in genere, finalmente ho ottenuto la prescrizione a mio carico per 50 ml olio oliva, 5 gr. cannabis flos bedrocan, chi ha fatto la prescrizione non ha alcuna conoscenza per utilizzo,dose, posologia.Lei può aiutarmi? Peso 44 kg 1,54 H.  Se ritiene utile una visita può farmelo sapere? Grazie R…

e di seguito la mia risposta

Gent.ma  R…

in Regione Toscana la Cannabis per certi tipi di patologie può essere prescritta da un medico della struttura pubblica e preparata dalla farmacia dell’ospedale, e in questi casi è a carico del Servizio Sanitario.

Al di fuori può essere prescritta da qualunque medico, compreso il suo di famiglia, e preparata da qualunque farmacia attrezzata per farlo, ma è a pagamento. 

Altre due cose:

1) il preparato oleoso di Cannabis in teoria è utilizzabile, ma il farmacista dovrebbe essere in grado di titolare il principio attivo nel prodotto ottenuto con il bedocran e indicarlo in etichetta;

2) il medico che prescrive un medicinale, naturale o di sintesi che sia, oltre al paziente, ovviamente “deve conoscere” quello che prescrive…. Non solo, ma nella ricetta è richiesta l’indicazione di dose e posologia.

La prescrizione non è un mero foglio di carta con una firma, e, oltre quella del medicinale, richiede ovviamente anche la conoscenza della malattia e del malato. Per cui anch’io per prescriverla o anche solo per indicare a lei come usarla su di lei, sono tenuto non solo a rispettare tutte le norme previste (relative alla prescrizione degli stupefacenti), ma anche a conoscerla come paziente. 

Cordialmente
Fabio Firenzuoli

Ecco, riportata fedelmente la domanda e la risposta, l’ho riletta più e più volte, e più la rileggevo e più ne rimanevo incredulo… non perchè in altre regioni la Cannabis è a pagamento, tanto la normativa prima o poi speriamo diventi nazionale, non perchè potrebbe essere discutibile la preparazione galenica, ma per quello che la paziente riferisce circa l’ignoranza del “prescrittore” … a mio giudizio inqualificabile. Il quale neppure potrebbe trincerarsi dietro un “non so, non conosco…”

E ancora: come ha potuto allora chiedere la firma del consenso informato alla sua paziente se lui stesso è il primo a non essere informato. Di cosa l’avrà informata ?

Purtroppo non sono curiosità qualunque di un qualunque  freddo sabato pomeriggio d’inverno…

Fabio Firenzuoli

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