Asparago: il fiuto della ricerca…
Quanti lo producono ? quanti lo sentono ? ma soprattutto serve a qualcosa ???
Ma di cosa stiamo parlando …se non del cattivo odore delle urine che molti sentono dopo appena aver mangiato gli asparagi ?
E mi chiedo anche se siano o meno solo virtuosismi scientifici cercare di rispondere a queste domande: i veri responsabili del cattivo odore delle urine sono i composti tiolici derivati dall’acido asparagusico ? presenti solo negli asparagi coltivati o anche quelli selvatici ? compreso l” asparago cinese ? e quale puzza di più o di di meno o diverso ? o sono piuttosto i composti che si formano con la cottura o invece quelli che si formano solo nell’organismo dopo che abbiamo mangiato gli asparagi ? o sono addirittura segno di un disturbo dei nostri reni, come si pensava in passato ? piuttosto che un danno subìto dai reni che si infiammerebbero dopo aver mangiato gli asparagi come sostenevano altri ancora ? oppure si tratta invece soltanto di una alterazione genetica per la quale alcuni li producono, altri no, alcuni li percepiscono, altri no? Si tratta cioè di un caso di polimorfismo genetico ? Potremmo forse selezionare i soggetti che sentono gli odori identificandoli come ipersensibili da quelli che non li sentono etichettandoli iposensibili ? E questi soggetti possono presentare altri cambiamenti genetici utili a capire se e come modificano il metabolismo di altre erbe medicinali piuttosto che di altri farmaci ? E ancora …per selezionare questi soggetti basterebbe far annusare la pipì di chi ha mangiato asparagi ? E’ indispensabile farlo subito al momento o è sufficiente anche in provetta, a distanza di tempo ? Ma poi: a cosa servirebbe tutto questo ? O meglio: a cosa potrebbe servire tutto questo ? Potrebbe avrebbe risvolti pratici utili a qualcuno ? Utili alla medicina, utili alla selezione di rapidi o lenti metabolizzatori di farmaci ? Oppure tutte queste elucubrazioni sul puzzo delle urine dopo che si sono mangiati asparagi serve solo a ricercatori che non abbiano niente di meglio da fare ?
Sia chiaro che dopo tutte queste domande che mi son venute stamani dopo che ieri sera avevo mangiato una bella frittata di asparagi (Asparago di bosco, Asparagus acutifolius), sia chiaro dicevo, che non demordo ! Sia chiaro che mica mi è passata la voglia di asparagi!!! non solo, ma oggi finisco di cucinare pure quelli rimasti in frigo, per farne un gradevole (per me!) risotto, che vi garantisco non puzza. E già abbiamo risposto ad una domanda di quelle angoscianti che vi ho appena esposto…
Sulle altre lasciamo invece che dissertano i virtuosi scienzati degli odori, del metabolismo, della botanica, della distillazione, delle malattie renali, dell’ agronomia, della cucina, dell’ antropologia gastronomica, ecc. che pure già lo stanno facendo, da tempo.
E per rendersene conto basta leggere questo scritto originale di ben 60 anni fa, pubblicato niente-po-po-di-meno che su una importantissima rivista scientifica di Biochimica a dimostrazione del fatto che …
Beh … buon risotto a tutti!
Ah … dimenticavo!
Gli asparagi possono piacere o non piacere, ma:
1°: non fanno male ai reni
2°: le loro radici, o meglio rizomi, sono anche utilizzati nella medicina popolare per la preparazione di decotti ed estratti ad attività diuretica
3°: l’ultimo lavoro scientifico appena pubblicato in letteratura mostra come un particolare estratto di asparago sperimentalmente si sia dimostrato capace di ridurre i danni di neuroni responsabili di deficit cognitivo…
4° e magari più puzza e più stimola la memoria…
Basta… OK, non andiamo oltre, e torniamo al nostro risotto…
Se non altro però è certo affascinante già solo il pensiero che si possa partire dalla ricerca sul puzzo delle urine per arrivare a far ricerca su modelli sperimentali di demenza…
E chissà mai che prima o poi non si scopra che diverso dagli altri sia proprio l’olfatto, il cosiddetto “fiuto del ricercatore”…
Buon risotto e buona domenica!
Fabio Firenzuoli
Gli interessati troveranno alcuni riferimenti essenziali in
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Challenger F, Hayward BJ.The occurrence of a methylsulphonium derivative of methionine (alpha-aminodimethyl-gamma-butyrothetin) in asparagus. Biochem J. 1954 Jun 19;58
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Sakurai T, Ito T, Wakame K, Kitadate K, Arai T, Ogasawara J, Kizaki T, Sato S, Ishibashi Y, Fujiwara T, Akagawa K, Ishida H, Ohno H.Enzyme-treated Asparagus officinalis extract shows neuroprotective effects and attenuates cognitive impairment in senescence-accelerated mice. Nat Prod Commun. 2014 Jan;9(1):101-6.
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White RH.Occurrence of S-methyl thioesters in urines of humans after they have eaten asparagus. Science. 1975 Sep 5;189(4205):810-11.

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