07 ottobre 2017 ~ 0 Commenti

Dove si cerca lo Zafferano?

101086774Per la coppia veneziana il risotto allo zafferano (bastardo…) è stato fatale. Non c’è stato nulla da fare. Due morti per un risotto. E dopo una settimana altri tre avvelenati in Emilia, che per fortuna non sono morti. Questi ne hanno solo assorbita una quantità inferiore, perché non esiste un antidoto per la colchicina.

O meglio diciamo che un antidoto esiste ed è l’informazione. E, contrariamente a quello che pensa qualcuno, bisogna parlare delle insidie del naturale, per farle conoscere perchè vengano evitate. Tutto qui. Tanto semplice. Non possiamo parlare solo delle erbette che fanno bene… che poi la gente fa a cercarsele nei boschi e poi le sbaglia, e anche ci muore sopra (o sotto che dir si voglia). E poi tutti, giustamente, a farci trasmissioni televisive sopra a chiedersi il perché. Il perché è semplice. Si fa finta di nulla per una vita, ci scappa il morto e poi si corre a porsi domande che lì per lì ci fanno anche sorridere: il “colchìco” qui, il “colchicio” là, e bla bla bla… vedi video. Ma non ci dimentichiamo che ci sono stati dei morti, che non sono stati i primi e che forse non saranno neanche gli ultimi…

Ecco perché il vero antidoto è l’informazione! Ecco perché i bigotti del naturale dovrebbero loro essere i primi ad insegnare che esistono le insidie del naturale, appunto per evitarle, in modo che emergano poi le bellezze delle erbette buone…. quelle che fanno bene, quelle che tutti noi utilizziamo, da sempre, quando possiamo utilizzarle, quando non dobbiamo utilizzarle, ecc. ecc.

Vediamo perché la sola informazione avrebbe salvato da morte i nostri signori veneti già morti come probabilmente potrà salvare altri incauti…

Come si fa in pratica ad evitare di raccogliere  il Colchico quando si va a cercare lo Zafferano ?

MOLTO ma MOLTO semplice!

1. Non si deve andare a cercare lo Zafferano per campi o prati, perché lo Zafferano (Crocus sativus) non cresce spontaneo, ripeto NON CRESCE SPONTANEO,  è solo coltivato ad hoc. Per cui qualunque piantina somigli ad uno Zafferano va interpretata come Colchico, velenossisimo! Chiaro ? Più semplice di così…

2. Qualora invece, testardissimi, foste invece convinti di aver trovato una pianta di Zafferano, magari cresciuta vicino ad una coltivazione, il metodo di verifica consiste nel colore degli stimmi che sono tre e belli rossi, ma soprattutto nelle antere, cariche di polline e tre di numero. Il Colchico, che invece è supertossico, è anche “superdotato”, perché di antere, portatrici del polline, seme maschile, ne ha sei. Quindi un segno inconfondibile. Vedi video

A questo punto l’informazione è data, molto pratica: lo Zafferano non si cerca, si compra in negozio. Punto.

E fatela girare.

Perché è questo il momento della raccolta del Colchico, accidentale o volontaria, stupendo fiorellino, che merita solo tenerlo o guardarlo come ornamentale e medicinale.

E se andate per erbe e non siete super sicuri di quello che fate, andate con un bravo erborista, o con un botanico, o comunque fatele poi controllare ad un vero esperto, che ce ne sono!  Non sia mai ad esempio che scambiate le foglie di Mandragora (altra pianta tossica, che in questo periodo si trova, e che ha un odore fetido!) per foglie di Borragine (che le somigliano ma invece in questo periodo generalmente non si trova, non puzzano e hanno la caratteristica di bucare anche se delicatamente). Tutti trucchettini che gli esperti conoscono meglio di me….

Fabio Firenzuoli

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