20 febbraio 2014 ~ 0 Commenti

Fibrosi cistica: aromi contro batteri resistenti.

L’ultima nostra ricerca appena pubblicata sulla rivista Evidence Based Complementary and Alternative Medicine ( e chi lo desidera può leggersi direttamente e per esteso il  lavoro originale)   ci ha consentito di valutare la capacità di alcuni oli essenziali (Eugenia caryophyllataOriganum vulgareRosmarinus officinalisLavandula officinalisMelaleuca alternifolia, e Thymus vulgaris ) di inibire la crescita di 18 ceppi batterici appartenenti alle 18 specie conosciute di Burkholderia cepacia (BCC) . Questi batteri sono agenti patogeni umani opportunisti che possono causare infezioni gravi in pazienti immunocompromessi , in particolare quelli affetti da Fibrosi Cistica, e sono spesso resistenti a multipli antibiotici. Il nostro gruppo di lavoro è stato coordinato dal Prof. Renato Fani, microbiologo e genetista del Dipartimento di Biologia dell’ Università di Firenze.

 

aromatogrammi

L’ analisi degli aromatogrammi ottenuti con i  sei oli, ha rivelato che, nonostante la loro composizione chimica diversa, tutti erano in grado di contrastare la crescita delle specie di BCC. E che tre di loro  (Eugenia caryophyllata , Origanum vulgare , e Thymus vulgaris ) sono state particolarmente attive contro ceppi tra cui quelli che hanno dimostrato di essere resistenti alla ciprofloxacina , uno degli antibiotici più utilizzati per trattare le infezioni da Borkholderia. Questi tre oli sono attivi anche verso entrambi i ceppi ambientali e isolati da pazienti con Fibrosi Cistica, suggerendo che essi possano essere utilizzati in futuro per combattere in clinica questo tipo di infezioni.

Pur essendo pienamente consapevoli che la sensibilità di un dato farmaco o ad una miscela complessa di composti antimicrobici può fortemente variare anche tra ceppi appartenenti alla stessa specie batteriche,  i dati preliminari riportati in questo lavoro sono particolarmente incoraggianti , dal momento che dimostrano che l’uso di oli può rappresentare un modo alternativo per combattere la crescita BCC . Sono anche interessanti perchè suggeriscono che la capacità degli oli essenziali di per inibire la crescita di BCC molto probabilmente è dovuta alla presenza simultanea  nell’olio di  molecole diverse, che potrebbero funzionare in modo sinergico. Oltre a questo queste combinazioni di composti potrebbero agire su diversi bersagli molecolari all’interno della cellula.  Se è così, il blocco simultaneo dell’attività di diversi  bersagli molecolari dovrebbe anche diminuire la comparsa di mutanti capace di resistere gli oli essenziali. E se  questo scenario è corretto, questi dati potrebbero spianare la strada per l’ uso di oli essenziali per combattere l’infezione BCC nei pazienti con Fibrosi Cistica.

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