04 settembre 2014 ~ 3 Commenti

Fitoterapia: il Ministero ha parlato… e scritto!

ministeroE’ del 25 luglio scorso la direttiva del Ministero della Salute inviata a tutti gli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle province Autonome. Ed è come, si suol dire, molto chiara.

Contrariamente anche alle recenti gufate varie (!!!), la Direzione generale delle Professioni sanitarie si è espressa, e devo dire finalmente, rilevando prima di tutto che il fenomeno della diffusione di alcune discipline, ora chiamate non convenzionali, ora complementari, ora alternative e complementari, è tale che lo stesso Parlamento europeo aveva già approvato una risoluzione in merito dove si evidenziava la necessità di

1)      garantire ai pazienti la più ampia libertà possibile di scelta terapeutica

2)      proteggerli da persone non qualificate

assicurando loro il più elevato livello di sicurezza e informazione più corretta sulla innocuità, qualità, efficacia e il rischio eventuale.

Il Ministero in questa missiva ricorda anche che la Cassazione ha sancito in diverse sentenze che l’esercizio di discipline quali anche la fitoterapia, costituisce atto medico, ed ha ricondotto questo tipo di competenze solo ed esclusivamente al medico.

Ricorda anche che nel 2013 c’è stata la stipula di un Accordo tra Regioni e Governo circa la necessità di procedere alla certificazione di qualità della formazione in queste discipline, individuando i criteri e i requisiti minimi e uniformi sul territorio nazionale dei percorsi formativi idonei a qualificare i professionisti che le esercitano.

E, ovviamente, oltre ai medici e odontoiatri questo riguarda anche i veterinari per l’uso sugli animali e i farmacisti per la dispensazione e preparazione dei relativi medicinali.

Tale normativa, scrive sempre il Ministero, ha l’obiettivo di:

a)      tutelare la libertà di scelta da parte dei pazienti e quella di cura  da parte dei medici, entrambe fondate sul rapporto consensuale e informato

b)      consentire ai cittadini di accedere alle cure di professionisti qualificati, non autoreferenziati

Ecco allora che il Ministero istruisce gli Ordini professionali su come debbano essere istituiti gli  elenco dei medici formati secondo i criteri previsti. E per essere qualificati potranno aver seguito corsi, pubblici o privati, ma  con determinate caratteristiche: formazione teorica di almeno 400 ore, formazione di pratica clinica di almeno 100 ore certificata e supervisionata da un medico esperto, studio individuale e formazione guidata, ugualmente non inferiori alle 100 ore.

Ancora: i corsi dovranno esser tenuti da enti pubblici  e privati accreditati di durata triennale, o di Master Universitari di due anni, con le  medesime caratteristiche.  E per l’accreditamento degli enti formatori esiste una procedura prevista che coinvolge direttamente le Regioni.

Questo solo per dire che, nonostante le levate di scudi contro, le cose stanno procedendo, bene, nel senso di garantire sicurezza ed efficacia, anche della fitoterapia, a partire dalla qualificazione di chi la esercita. Perché purtroppo vediamo ancora troppe improvvisazioni, troppe persone non qualificate, troppe fantasie prescrittive …

E chi vorrebbe veder morto questo settore, sappia che è più vivo di prima! Ovviamente non per noi ma per i malati…

E, non dovrei dirlo ma lo dico,  ci fa pure piacere leggere che le caratteristiche dei nostri Corsi e Master, ad impronta clinica sono, in realtà da sempre, ben allineati con le direttive ministeriali.  E questo non perchè siamo ganzi, o perchè siamo sempre stati prima ancora che dalla parte delle piante o dei farmaci, dalla parte delle necessità dei pazienti. E proprio perchè sono corsi qualificati abbiamo pure optato per renderli di 1° livello, cioè accessibili anche ad altri laureati (nutrizionisti, erboristi, infermieri, ecc.),  appunto perchè queste conoscenze siano maggiormente condivise e diffuse.

Con l’occasione … presto, anzi prestissimo, online anche il programma del nostro nuovo Master biennale, che inizia con l’ Anno Accademico 2014-15.

Non perdetelo e … buona giornata!

Fabio Firenzuoli

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