Il neonato Phytosynergy.
Il nostro CERFIT, Centro di riferimento per la fitoterapia della Regione Toscana, ha appena finanziato il progetto di ricerca, Phytosynergy, circoscritto allo studio delle interazioni tra erbe, alimenti e farmaci.
Le piante medicinali infatti contengono sostanze che possono influenzare le funzioni fisiologiche dell’organismo umano allo stesso modo dei farmaci convenzionali con cui possono anche interagire con meccanismi simili a quelli noti tra farmaci, sia da un punto di vista farmacocinetico che farmacodinamico.
Prevedere, ad esempio, la possibilità di un composto naturale o componente alimentare di alterare l’espressione di alcuni citocromi p450 (CYP) può ridurre il rischio di interazioni negative e aiutare a garantire la sicurezza farmacologica.
Una tendenza crescente all’uso di prodotti a base di erbe è documentata nella popolazione, ed è particolarmente forte tra i pazienti oncologici. Per la maggior parte dei farmaci antitumorali, c’è inoltre una grande variabilità individuale nella loro farmacocinetica e questo può causare una tossicità imprevedibile ed effetti antitumorali variabili.
La maggior parte dei farmaci antitumorali vanno incontro a metabolismo di fase I e / o II e sono substrati della glicoproteina-P o di altri trasportatori. Le interazioni erbe-farmaco possono inoltre essere positive, negative, o anche clinicamente neutre.
Da un lato, gli studi preclinici hanno dimostrato che un certo numero di erbe medicinali aumentano la sensibilità delle cellule tumorali ai farmaci chemioterapici, migliorano i tassi di sopravvivenza e la risposta del tumore alla chemioterapia, riducendo al tempo stesso la tossicità della chemioterapia.
All’estremo opposto dello spettro, alcune erbe invece sono state segnalate come responsabili di interazioni negative con farmaci antitumorali, aumentandone appunto la tossicità.
Con questo specifico del progetto, vinto dalla dr.ssa Eugenia Gallo, ci proponiamo quindi di realizzare e promuovere attività di ricerca finalizzata alla comprensione dei meccanismi di interazione erbe/alimenti – farmaci antitumorali. In particolare, sviluppare test da utilizzare come sistema di analisi indiretta per determinare gli effetti di un gruppo di componenti alimentari/fitoterapici sui citocromi a livello trascrizionale. Test che dovranno essere in grado di quantificare gli effetti delle varie entità chimiche sull’espressione dell’mRNA delle isoforme CYP in modo rapido ed economico.
Questi sono i criteri di forza a supporto della successiva sperimentazione clinica.
Un altro pezzo del nostro puzzle…
Fabio Firenzuoli

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