Ipomea, droga da viaggio? C’è di meglio…
E’ stato proprio durante il mio viaggio di ritorno da una breve e ristoratrice vacanza che mi sono imbattuto casualmente in un bellissimo intreccio, rigoglioso e rampicante, di Ipomoea violacea, spontanea, come spontanee sono le numerose varietà di Ipomea, appartenenti famiglia delle Convolvulaceae.
Peraltro appena giunto a casa, controllando il mio orticello, ho trovato una delle piante dei miei pomodori quasi “strangolata” dal Convolvolo… neanche a farlo apposta. Del resto sta nella natura delle cose, lo stesso nome botanico anticipa il fatto che “avvolge”…
Due specie della stessa famiglia, diversamente “insidiose”…
Ipomea, un bellissimo quanto insidioso fiore ”da viaggio” non tanto perché l’ho trovata io durante il mio viaggio di rientro, ma soprattutto perché i semi di questo fiore contengono sostanze psicoattive (e tra questi l’ LSA, l’amide dell’acido lisergico, simile alla LSD), che lo rendono potenzialmente tossico, perché dotate di effetti allucinogeni. I “viaggi”, ricercati spesso a scopo afrodisiaco e provocati da questi semi, possono sfociare pure in reazioni di tipo dissociativo o ricadute schizofreniche. Gli effetti dell’LSA durano circa 4-8 ore e sono associati inizialmente a sensazione di benessere e tranquillità, poi disforia, effetti visivi psichedelici, visione di colori accesi, allucinazioni, fino ad ideazioni suicidiarie!
L’ingestione di semi di Ipomoea violacea produce effetti paragonabili a quelli prodotti dai semi dell’ Argyreia nervosa, pianta del resto molto simile all’Ipomea, e della medesima famiglia delle Convolvulaceae, tradizionalmente usata come amaro-tonico. Dalle sue radici è noto si ottengono preparati capaci di aumentare la sintesi del testosterone endogeno e l’attività sessuale di coloro che l’assumono: la ricerca scientifica lo conferma. Ma, ugualmente alla Ipomea, i semi della Argyreia nervosa , contengono vari alcaloidi ad attività psicoattiva e allucinogena. Descritti casi clinici aneddotici, anche con remissione spontanea dei sintomi somatici e psichiatrici correlati all’intossicazione, nonché casi di morte correlati all’intossicazione. Come del resto è anche successo alcuni anni fa anche nel nostro Paese.
Quindi, è Ferragosto, e la faccio breve. Morale della favola:
a) i viaggi vanno bene certo, ma solo quelli per relax, studio o vacanza!
b) le piante descritte, oggi non vendute né utilizzabili, tuttavia si trovano spontanee, o addirittura possono essere facilmente acquistate online. Importante quindi mettere in guarda tutti coloro che volessero “provarle”…
c) forse la cosa più interessante è sapere invece che effetti afrodisiaci, si possono ottenere anche da altre piante, non psicoattive, non proibite e che non immaginereste mai…! Emergono prorompenti dagli usi e studi etnobotanici, e confermate dalla ricerca: capaci di aumentare sia la libido che l’attività sessuale, ed il livello di testosterone negli uomini, senza la necessità di correre dietro alle droghe da viaggio.
Buon Ferragosto!
Fabio Firenzuoli
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