16 febbraio 2014 ~ 2 Commenti

Novità …spinose per l’ Ononide.

 

TRPM recettori

TRPM recettori

 

Chi dice di conoscere le piante medicinali e non si è mai punto con una spina di Ononide … beh vuol dire che conosce le piante fino a un certo punto. Le conosce dai libri, che non pungono, che istruiscono ma non formano, che aprono la mente certo, mente però che se poi rimane troppo aperta rischia di raffreddarsi ( :-) ) e non funzionare più molto bene !

Il calore e la passione dell’esperienza, in una disciplina come la fitoterapia, che viene da lontano ed emerge dalla cultura popolare e tradizione erboristica con le quali rimane sempre in intima connessione, sono fondamentali !

Farne a meno è impossibile. Sarebbe come voler curare i malati studiando medicina su Wikipedia… Ne conoscete di wikidoc ? Io molti.

Sarebbe come fare i fitoterapeuti imparando dalla letteratura scientifica e facendo tutte le estrapolazioni teoriche che si vuole, magari le migliori, senza fare i conti con il paziente, da una parte, e con le piante dall’altra. Già …le piante, che non sono molecole, che non sono farmaci, che sono prima di tutto piante, viventi, con una loro storia, complesse, dinamiche, belle, brutta, strane, semplci, con i loro colori, profumi, piante che crescono e che muoiono, non come le anonime scatolette dei medicinali, piante che abbelliscono e piante che addolorano… Piante che addolorano chiedete voi ? Certo !!!

Fiore e spine di Ononide

Fiore e spine di Ononide

Provate a pungervi appunto vi dicevo con l’ Ononide! E se non la conoscete andate a cercarla. Tra poco arriva. AI bordi delle strade di campagna .

[sembra quasi un rituale, come se ai bordi delle strade di campagna si trovi tutto o quasi...]

E non a caso, l’Ononide si chiama Ononis “spinosa” ! La pianta è una erbacea perenne che cresce a cespuglio, più facilmente reperibile nelle zone più aride, e della quale da tempi memorabili si utilizzano le radici, ricche in flavonoidi (isoflavoni, spinonina, ononina, biocanina, formononetina, ononetina) triterpeni, sitosteroli e un olio essenziale

Quello che sapevamo …

Le proprietà riconosciute alla pianta, come del resto ad altre specie di Ononis, sono: attività diuretica, antiinfiammatoria e analgesica, e spasmolitica sulla muscolatura liscia e tradizionalmente impiegata nelle sindromi dolorose spastiche delle vie biliari e urinarie

In medicina è utilizzata nei disturbi infiammatori e spastici a carico delle vie urinarie e biliari in presenza di sabbia biliare o renella.

L’Ononide entra nella composizione della specie per tisana alla Gramigna prevista dal Formulario Galenico Nazionale ed è presente pure in specialità medicinali registrate o in integratori. Nella medicina popolare si utilizzava la tisana a base di radice anche contro la gotta e contro dolori reumatici, ma addirittura pure per la terapia degli eczemi e pruriti di varia natura, e questa pratica è stata pure documentata anche in popolazioni dell’ Asia minore.

La Commissione E tedesca indica invece nell’infuso di radice la forma d’impiego utile a scopo diuretico: due cucchiaini di radice sminuzzata in infusione per trenta minuti in una tazza d’acqua bollente. Due-tre tazze al giorno lontano dai pasti. La moderna fitoterapia invece utilizza estratti disponibili per preparazioni galeniche a base di estratti secchi, oppure in specialità medicinali [e non sto qui a nominare il nome comemrciale di quel vecchio quanto buon medicinale che contiene Ononide, Fumaria ecc. in bottiglia gialla, emblema caratteristico dei medicinali di un tempo].

Una novità interessante

Sperimentalmente è stato dimostrato che l’ ononetina è un bloccante del TRPM3 (Transient receptor potential melastatin 3) responsabile di iperalgesia da calore e costrizione muscolare… e questa scoperta sul possibile meccasnimso d’azione, potrebbe anche aprire nuove frontiere di utilizzo dell’ Ononide come appunto analgesico e spasmolitico.

Finalmente …

L’uso di Ononide non pone problemi di tossicità, effetti collaterali. Evitare comunque in presenza di ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti, gravidanza e allattamento.

Altra cosa positiva: non sono note interazioni farmacologiche, anche se teoricamente sono possibili sommazioni di effetto con altri diuretici e calcioantagonisti quando venisse assutna per lunghi periodi.

Una cautela di troppo …

Un cautela di troppo non fa mai male… per la presenza di isoflavoni ad attività fitoestrogenica (simili a quelli presenti in Soia, Trifoglio, e altre leguminone), sono da evitare terapie prolungate nel tempo in donne con tumori estrogeno-dipendenti.

E per chi avesse voglia di studiare …

  • Cunha SC, Faria MA, Sousa T, Nunes E.Isoflavone determination in spontaneous legumes identified by DNA barcodes. Food Chem. 2012 Oct 15;134(4):2262-7

  • Klejdus B, Vacek J, Lojková L, Benesová L, Kubán V. Ultrahigh-pressure liquid chromatography of isoflavones and phenolic acids on different stationary phases. J Chromatogr A. 2008 Jun 27;1195(1-2):52-9.

  • Mahasneh AM, El-Oqlah AA.Antimicrobial activity of extracts of herbal plants used in the traditional medicine of Jordan.J Ethnopharmacol. 1999 Mar;64(3):271-6.

  • Pauli GF.Comprehensive spectroscopic investigation of alpha-onocerin. Planta Med. 2000 Apr;66(3):299-302.

  • Straub I, Krügel U, Mohr F, Teichert J, Rizun O, Konrad M, Oberwinkler J, Schaefer M.Flavanones that selectively inhibit TRPM3 attenuate thermal nociception in vivo. Mol Pharmacol. 2013 Nov;84(5):736-50. doi: 10.1124/mol.113.086843. 

  • Süntar I, Baldemir A, Coşkun M, Keleş H, Akkol EK.Wound healing acceleration effect of endemic Ononis species growing in Turkey. J Ethnopharmacol. 2011 Apr 26;135(1):63-70

  • Yilmaz BS, Ozbek H, Citoğlu GS, Uğraş S, Bayram I, Erdoğan E.Analgesic and hepatotoxic effects of Ononis spinosa L. Phytother Res. 2006 Jun;20(6):500-3.

Fabio Firenzuoli

 

 

 

 

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